Il 23 settembre del 2015 mio marito fu ucciso in seguito ad una rapina avvenuta all’interno della sua azienda. Pasquale reagì per difendere i suoi operai e il guadagno del suo lavoro, ma in seguito si scoprì che gli indagati erano due dei suoi operai di cui uno presente al momento della rapina.
Questa persona tradì la fiducia del suo da datore di lavoro dando tutte le informazioni necessarie per eseguire la rapina ai complici, in modo che tutto potesse filare per il verso giusto.
Prima di questo eravamo una famiglia normale, Pasquale un grande lavoratore che sin da bambino amava la terra e le sue piante, amava i suoi operai come figli, aiutandoli su ogni fronte tanto che una settimana prima alla persona che lo tradì mio marito pagò dei medicinali x una cura dermatologica.
Cercava sempre di aiutare chiunque con ottime paghe e supportando anche le famiglie degli operai. Il mese prima dell'omicidio portò la nostra prima figlia all’altare ed era orgoglioso di averlo fatto, come ogni padre del resto…
Dal giorno della tragedia sono rimasta da sola con un figlio che al momento della morte del padre aveva appena 15 anni. Il basista dopo 2 anni è stato arrestato, ma dopo solo 18 giorni il riesame lo mise fuori, mentre il secondo indagato, cugino del primo, è attualmente in carcere in Albania perché scappò la sera dopo e solo nel marzo scorso (2018) è stato arrestato.
Ora aspetto l'estradizione ...
Ecco questa è la nostra storia, mio marito Pasquale Guarino è morto a 55 anni vittima di persone senza scrupoli .
ADESSO VOGLIO GIUSTIZIA!
Lucia
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